Per un sano equilibrio mentale, punto primo non bisogna vivere la propria vita sotto la cappa dell’emotività L’emotività blocca l’evoluzione perché l’emotività ti porta a vivere all’insegna dell’infelicità, della tristezza e del compromesso continuo con il proprio equilibrio. . E già sento elevarsi una schiera di scudi mentali che dicono “Ma cosa dice questo pazzo? questo non ha capito nulla, come si fa a vivere la propria vita senza l’emotività?” . Vi rispondo cari ruffolilli. Per avere una sana vita mentale e all’insegna dell’equilibrio, bisogna vivere le emozioni fini a se stesse, spogliandole dell’emotività. Mi spiego con un esempio: io vivo l’emozione di un tramonto cogliendo direttamente l’aspetto delle sensazioni piacevoli che tale visione mi può dare e basta, senza viverlo con “emotività”, senza metterci dentro un pensiero dettato da considerazioni emotive (tipicamente femminili) come il rimpianto, la nostalgia, la rabbia, altrimenti rovino tutto e mi rattristo. Se penso che quel posto al tramonto l’ho visto un anno prima con la mia ex fidanzata che mi ha lasciato, ecco fatto, quello splendido panorama per me diventa fonte di tristezza e non di gioia, perché ho vissuto l’emozione associata a un ricordo emotivo triste e il tutto è diventato triste. Se invece io vedo il tramonto da un punto di vista che coinvolge solo l’emozione che esso mi può trasmettere direttamente, senza associarla all’emotività, ecco che lo vivo in maniera gioiosa e come segno di riuscita e libertà. Vi invito a riflettere con questo sondaggio. Come vivete la differenza tra emozione ed emotività?
dr.Lemme
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