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venerdì 7 settembre 2012

Grazie a lui, quanti “ciccioni” hanno ritrovato la gioia di vivere

Oggi 07 /09/2012 sul giornale
IL QUOTIDIANO DI BARI 
e' apparso un articolo
e vi riporto il testo 






* * *

A colloquio con Alberico Lemme, stratega del dimagrimento


Grazie a lui, quanti “ciccioni”

hanno ritrovato la gioia di vivere

La sua regola: si può perdere peso, evitando frutta, verdure e insalate, e non bandendo dalle nostre mense certi cibi sotto accusa, come i grassi che non fanno… ingrassare!

Anche nel Belpaese è aumentato a dismisura l’esercito dei ciccioni, e le previsioni sono piuttosto allarmanti se si pensa che nel 2025, ossia tra tre lustri, secondo calcoli degli esperti di statistica, il 43 per cento degli italiani rischia l’obesità. La conseguenza, sempre restando nel novero delle cifre, è che circa 20 milioni di persone saranno in sovrappeso, superando ben quattro volte il livello attuale.

Le conseguenze sono a dir poco preoccupanti. Ne faranno infatti le spese salute, autonomia e qualità della vita. Quasi una pandemia che oggi costa allo Stato oltre otto miliardi di euro all’anno.

E allora? In un clima del genere prosperano le lamentele di coloro che hanno già sperimentato cure dimagranti, senza però ottenere il risultato agognato: perdere i chili di troppo. Questa la regola generale, ma ogni regola come si sa, ha le sue eccezioni. E tra le eccezioni, a quanto risulta da numerose testimonianze, andrebbe annoverata la carta vincente di un farmacista, il dottor Alberico Lemme; una carta, ad onor del vero, che ha scombussolato il mondo scientifico, suscitando vasti consensi, ma anche un vespaio di critiche.
Ai tanti denigratori risponde direttamente l’accusato che, in una recente intervista, ha dichiarato che la sua strategia punta le sue “chances” sulla biochimica alimentare. “Sono un farmacista e non un dietologo; e grazie ai miei specifici studi sono riuscito ad applicare la biochimica medica in campo alimentare”.

Ma in cosa consiste questa biochimica alimentare? Pronta la risposta del nostro interlocutore: “E’ la scienza che studia l’effetto biochimico del cibo nel nostro organismo. Si parla oggi ancora di calorie - un concetto obsoleto, ormai superato dai fatti - perché l’applicazione della dieta ipocalorica non ha dato i risultati sperati. E così anche la dieta mediterranea. Il nostro organismo non brucia il cibo ma lo metabolizza: è quindi inutile e sbagliato usare l’unità di misura della caloria nella metabolizzazione”.
Di qui il rivoluzionario percorso intrapreso dal dottor Lemme. Il quale, innanzitutto, ci tiene a sfatare alcuni luoghi comuni. A suo avviso, la frutta fa ingrassare, e così anche le insalate e le verdure che bloccano il dimagrimento. Non è finita. Anche l’attività fisica non

fa dimagrire perché i grassi - incredibile! - non fanno… ingrassare. E a questo punto il Nostro precisa che una delle sue ultime scoperte è stata quella di capire il meccanismo biochimico per cui i grassi ingeriti fanno addirittura perdere peso”.

Dichiarazioni esplosive che, ovviamente, hanno scatenato un putiferio. Ma il dottor Alberico Lemme non perde l’abituale calma sottolineando, a sostegno delle sue tesi, il successo conseguito in undicimila obesi, dal 2000 ad oggi, che si sono affidati alle sue cure.

Ex ciccioni, dunque, che, grazie alla biochimica alimentare, hanno ritrovato il gusto di potersi sedere a tavola in tutta tranquillità: mangiando a piacimento, e senza lo spauracchio di poter ingrassare. A guisa dei famosi e ingombranti personaggi di Botero!

(Vinicio Coppola)

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